Padre Stefano, su invito delle autorità locali, ha creato nel 1983 la casa di accoglienza “Alessia et Ses Anges” che ospita bambine/i abbandonati, orfani o che hanno subito violenze o maltrattamenti pesanti. Attualmente vivono nella casa famiglia oltre un centinaio di bambine/i tra i 3 mesi e i 14 anni. La maggior parte di essi sono bambine che vengono abbandonate con più frequenza rispetto ai maschietti. Il numero dei piccoli ospiti è in continuo aumento, si pensi che a ottobre del 2011 erano in 34.
La casa è gestita da otto educatrici e da Suor Marie Jean. Padre Stefano sovraintende quotidianamente e procura i fondi necessari per il sostentamento dei bambini. Si fa inoltre carico delle spese di vitto e studi di oltre 80 bambini che vivono nei villaggi vicino ad Ambanja in famiglie molto povere.
I bambini vengono affidati alla casa famiglia dal Tribunale dei minori o dai Servizi sociali locali.
Storia della casa:
Nel 1983 viene abbandonata dai genitori all’Ospedale Saint Damien di Ambanja, Zafenie, una bambina di soli 3 anni, malatissima. La piccola rimane ricoverata per ben 7 mesi. Quando guarisce, Padre Stefano si rivolge al Tribunale dei minori affinchè venga trovata per lei una casa famiglia, dove possa essere accolta. “Non abbiamo niente di simile, Padre, qui ad Ambanja… a meno non voglia farla lei”.
Padre Stefano accetta la sfida e così nasce questo progetto. Zafanie oggi è sposata, ha due figli: Giacomino e Crisolino.
Gli abitanti della zona considerano la casa un punto di riferimento e in caso di bisogno non esitano a rivolgersi a Padre Stefano sia per l’accoglienza di bimbi abbandonati che per orfani o semplicemente in difficoltà. E’ successo nel settembre 2012 che un tassista ha trovato 3 fratellini di 4, 3 e 2 anni abbandonati per strada e non ha esitato a portarli all’ospedale Saint Damien: “Qui c’è qualcuno che si prenderà cura di voi”. E così anche Franchetto, Nerina e Sabrina fanno ora parte della famiglia. Nell’estate del 2015 un uomo, che si era recato nel bosco verso sera, ha trovato una bambina di pochi giorni abbandonata vicino a un cespuglio. Il Tribunale l’ha affidata definitivamente alla casa famiglia di Padre Stefano, dove Honorine, così chiamata dalla sua nuova famiglia, ha trovato l’affetto che si merita.