Nel 2011 il Governo malgascio affida a padre Stefano un terreno di 3.000 ettari, incolto.
Il progetto che Stefano ha sviluppato è la coltivazione del terreno ad eucalipto, una pianta che cresce velocemente e molto resistente, e alla coltivazione del riso. Lavorano a questo progetto 6.000 abitanti della zona, con lo scopo di insegnar loro un mestiere. Se questi si dimostrano perseveranti nel lavoro e nella cura del terreno e delle coltivazioni, gli viene assegnato un pezzo di terra in proprietà. Essi hanno il vincolo, stabilito dal governo, di coltivare il terreno seguendo l’obiettivo del progetto iniziale.
A questo scopo è stata costituita da Padre Stefano l’Associazione “Avotra”, che ha il compito di indirizzare e dirigere il lavoro dei coltivatori.
Inoltre, trascorso un anno dall’inizio del progetto padre Stefano si è accorto che la maggioranza dei bambini del luogo non andava a scuola, per mancanza di strutture e di cultura.
Ha trovato allora i finanziamenti ed ha costruito due scuole, una elementare e una media, che oggi sono frequentate da più di 160 alunni, ai quali offre anche il pranzo.