Domenica 8 Aprile abbiamo partecipato alla Milano Marathon, maratona benefica che ogni anno viene organizzata dal comunque della città. Tredici staffette (42 runner) e dieci maratoneti hanno corso per Hafaliana. Giovani liceali dell’Istituto Sacro Cuore sostenuti dal contributo di IVRI S.p.A., maturi professionisti e appassionati sportivi della Virtus di Senago, hanno vissuto con GIOIA una domenica diversa. Il ricavato di questa manifestazione contribuirà a sostenere la Casa Famiglia di Ambanja.
Queste sono le parole di due dei runner del Sacro Cuore che hanno corso per noi:
“Mens sana in corpore sano, all’insegna di questo motto gli antichi greci e gli antichi latini introdussero lo sport come parte fondamentale dell’istruzione. Questo è uno dei motivi per cui apprezzo molto partecipare, ormai da due anni, a questa iniziativa organizzata dal comune di Milano, occasione, oltre che di esercizio fisico e di agonismo “senza pressioni”, anche di incontro ed approfondimento di un’amicizia.
C’è però un altro aspetto, riguardante la vostra associazione, che rende ancora più bello e significativo questo momento di sport: l’occasione che ci date non tanto di “fare la carità alle persone meno fortunate di noi”, frase che reputo quasi offensiva se detta in questi termini, ma di accorgerci e ricordarci di chi ha bisogno in quel minimo di fatica che noi facciamo per raggiungere il traguardo.
Una cosa che, a mio parere, aiuta molto a raggiungere quella consapevolezza di cui parlavo sopra è il conoscere il bambino per cui la squadra corre. Quest’anno noi abbiamo corso per Asraphe e, questa informazione che è un nome una persona, mi ha aiutato in due punti: innanzitutto a non dimenticarmi il giorno dopo la maratona, quando i postumi della gara si fanno sentire, del perché di questa piccola fatica. Secondo a non associare questo momento di sport ad un bisogno indefinito, a “le persone meno fortunate di noi”, ma ad un nome, ad una persona, ad una faccia precisa, che diventa quindi compagna nella corsa e anche dopo.
Vi ringrazio quindi di questa occasione che ci offrite ogni anno e spero che continui ancora!”
Jacopo Mantia, 3^ Liceo Classico.
“Anche io come Jacopo quest’anno ho fatto il bis della maratona di Milano correndo per Hafaliana, ma a differenza dell’anno scorso, questa volta sono stato coinvolto nell’organizzazione e nella proposta dell’evento nella mia scuola: il Sacro Cuore. La maratona è un’iniziativa di cui si possono dire tante cose, e le più importanti le ha dette Jacopo. Per Questo mi limiterò a dire e a raccontare alcuni aspetti dell’organizzazione.
Sono rimasto davvero molto contento innanzitutto per la risposta che hanno dato alla proposta i miei compagni. Oggi si pensa che regni l’egoismo e che fare bene a qualcun altro non interessi più a nessuno: beh, a tutti quelli che lo pensano dico che le 28 persone che hanno corso sono la prova vivente (e corrente) che si sbagliano. 7 steffette di persone, anche con problemi fisici vari, che correvano non solo per il gusto di correre, ma per quello che c’era dietro.
Un altro aspetto decisamente positivo della maratona, è stata la testimonianza di attenzione e passione che hanno dato i responsabili di Hafaliana. Non che non ci siano stati piccoli problemi organizzativi sparsi per la strada, ma noi ragazzi siamo sempre stati seguiti da vicino nell’iter organizzativo.
Inoltre è stato permesso a tutti, attraverso un breve video o una semplice foto, di sentire che nella corsa c’era una rapporto e c’erano delle persone: c’era il bambino come ha detto Jacopo, ma per me c’erano anche le persone che lavorano “dietro le quinte”, quelle che si erano preoccupate di inviare le foto.
E poi, la maratona in sé e per sé è un evento strepitoso, momenti come questo sono il cuore pulsante della città.
Io sono in quinta, quindi mi tocca passare il testimone a qualcun altro per quanto riguarda la proposta di questo evento a scuola, tuttavia spero proprio di poter far tripletta l’anno prossimo.”
Matteo Valdes, 5^ Scientifico.